mercoledì 29 febbraio 2012

Cioccolatosi Morbidosi

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La cucina dell'oratorio è pronta ... ma non è stato provato il forno. CHE COSA ????
Una cucina attrezzatissima, con tanto di piano di cottura a 5 fuochi, super Kappa aspirante, frigo, freezer e forno da 90 cm, no dico NOVANTA CENTIMETRI... e ancora non è stato provato !?!?!?!
Ecco bisognava provvedere, così sabato, mentre veniva traslocato il contenuto della cucina del primo piano, alla cucina del piano terra (si avete capito bene, l'oratorio ha 2 cucine funzionanti e nuove), io ho infornato questi bellissimi biscotti.


La ricetta è stata presa da questo sito ipasticcidiziopiero, ok non sono precisi, ma non ci manca poi tanto. Sono fatti con un cioccolato fondente al 70%. Per la cottura ho dovuto andare un po' ad occhio visto che non li avevo mai fatti e che il forno in questione è quello che io non avevo ancora provato. Vi dirò a me, alle mie aiutanti e alla classe seconda media sono piaciuti parecchio, tant'è che i ragazzi man mano che mi incontravano mi dicevano che i biscotti erano proprio buoni. Propongo alla fine della ricetta una mia personale variazione che attuerò sicuramente quando li farò la prossima volta.

Ingredienti

220 g cioccolato fondente al 70% spezzettato
200 g farina 00
100 gr di zucchero
100 gr di burro
la scorza di un'arancia grattugiata
2 uova
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaio di spumadoro (aroma naturale di arancia)
un pizzicone di sale
zucchero in granella per decorare

Ho sciolto il cioccolato fondente con il burro e lasciato raffreddare. Ho montato le uova con lo zucchero fino a rendere il tutto bello spumoso. Poi ho versato a filo il cioccolato nelle uova montate. Ho aggiunto la scorza d'arancia, l'aroma e il sale.  Infine ho incorporate poco alla volta la farina setacciata con il lievito. Mi è risultato un bell'impasto morbido e appiccicoso che ho messo a riposare nel frigo per almeno un'ora.  Trascorso il tempo mi sono impiastricciata per bene le mani formando delle palline del peso di 20 g cadauna (si sono molto puntigliosa e precisa). Le ho rimesse in frigo a riposare fino a quando sono andata in oratorio. Raggiunta la "mia" nuova cucina ho posizionato le palline sulla placca ricoperta di carta da forno ho appiccicato un po' di granella e ho infornato a 160° statico per 16/18 minuti. Sfornati i biscotti, li ho lasciati raffreddare un po' e poi ce li siamo slappati. 
Personalmente mi sono piaciuti parecchio, classico biscotto che si impasta in bocca e che richiede litri di liquido per farli scendere, proprio come piacciono a me. La prossima volta invece dello zucchero in granella "poccerò" la parte superiore della pallina, ancora da infornare nello zucchero a velo, la granela dura su quel biscotto morbidoso a mio avviso proprio non si fa.

domenica 26 febbraio 2012

BOMBOLONI, la ricetta

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E' stata una domenica all'insegna di: divano, divano, pisolino sul divano, divano, divano, tele sul divano, dai vado a fare la pipì, divano, mangio due noci sul divano, divano, divano, divano ... no ancora la pipì ... la tengo stretta non voglio alzarmi dal DIVANO !!!!!!!!!
Non so voi, ma la domenica e il divano a casa mia sono una cosa unica. Si, certo c'è il sole, fa un po' caldino fuori ... ma anche in agosto sarà così ... quindi oggi meglio il divano.
Poi, mi sono ricordata che dovevo ancora mettere la ricetta dei bomboloni. Così con un grandissimo sforzo, mi è toccato alzarmi dal divano. Ma, a pesarci bene potevo stare sul divano e usare l'IPAD per farlo, ma è un casino con gli accenti, apostrofi ... e cagate varie ... SONO ANCORA IN TEMPO PERO'.
Dai va scrivo la ricetta.

Facciamo qualche premessa. Tempo fa utilizzavo la ricetta di Anice e Cannella, con un risultato divino, l'unica pecca è la lavorazione lunghissima. Poi mi sono imbattuta in una ricetta di Cookaround. Mi intrigava l'idea del famoso bombolone con buco, tipico della riviera romagnola. L'ho provata ma il buco a me mica è venuto, ma mi sono affezionata a questa ricetta perchè non ci si impiega tanto tempo per farla. La ricetta richiede inoltre il latte in polvere che può essere sostituito benissimo con il latte intero.

500 g Farina manitoba
50 g margarina (Vallè) a temperatura ambiente
1 uovo
25 g lievito fresco (ma anche la metà se iniziate un paio di ore prima)
50 g di zucchero
19 g latte in polvere (chiedetelo al vostro gelataio di fiducia, non quello per bambini)
150/190 g di acqua (oppure latte intero se non utilizzate il latte in polvere)
8 g di sale
la scorza grattugiata di un'arancia

Olio per friggere
Crema pasticcera (quella del post precedente con la panna dentro: una chantilly più o meno)
Zucchero semolato.

Io utilizzo la planetaria, dove prima amalgamo i secchi e poi aggiungo i liquidi tenendo per ultima l'acqua giusto per regolarmi sulla quantità.
In alternativa, fate la fontana con i secchi, mettete i liquidi al centro dove andranno amalgamati bene fra di loro e successivamente incorporati ai secchi. Ottenete un bell'impasto elastico e lavoratelo per un buon quarto d'ora.
La ricetta originale prevede che venga subito tirato l'impasto. Per gli esperti di lievitati, la frase prima non si può ne sentire ne scrivere, infatti questi impasti hanno bisogno di un certo tempo di riposo affinchè si rilassino e si riesca a tirarli. Farlo subito è pressochè impossibile. Io l'ho messo sull'asse spolverato e l'ho coperto con un contenitore di plastica rovesciato, tipo campana, e l'ho lasciato lì almeno un'oretta, solvegliato a vista. 
Ho ripreso l'impasto e senza rilavolarlo l'ho tirato ad uno spessore di circa un cm abbondante. Con un coppapasta rotondo ho ricavato i bomboloni e per il marito, con uno stampo con il buco, delle ciambelle. Ho adagiato il tutto su di un vassoio e ho lasciato rilievitare una mezz'oretta. Poi li ho fritti nella friggitrice a 170° non di più altrimenti si bruciano subito, e due o tre pezzi per volta, per non abbassare troppo velocemente la temperatura.
Scolati su carta assorbente, li ho SUPERimbottiti con la crema e spolverati di zucchero semolato.

lunedì 20 febbraio 2012

COMPLEANNI

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Non so se esserne contenta o meno, ma amche quest'anno il compleanno di mio marito e il mio sono passati. Sono stati due giorni di passione dolciaria. Due giorni dove gli auguri si sono sprecati per me mentre il contrario per mio marito. Tutto merito di Facebook. Preferisco non entrare in merito di queste due ultime frasi, ma voglio pubblicamente ringraziare Raga, Tania, Madellino, Mauro, Andrea Danieli, mamma, papà e sorella.
In foto anche la mia "terza figlia". Alessia ormai è di casa, dorme qua, mangia spesso a casa mia ed è venuta anche in vacanza con noi.

Sabato Angelo ha voluto una millefoglie, semplice e classica. 
Detto fatto.




La ricetta è molto semplice. Si prende una confezione di pasta sfoglia surgelata (ce ne sono di buonissime in commercio) e si lascia sghiacciare. Solitamente nella scatola ci sono 2 rotoli. Tirare entrambi i rotoli con il mattarello in modo da assotigliarle un po' e farle più grandi. Bucherellarle con la forchetta, spolverizzarle di zucchero a velo e tagliare entrambe fino a ricavarne 4 sfoglie uguali. Cuogerle in forno fino a doratura. Una volta raffreddate il gioco è fatto. Rifilare ogni sfoglia fino ad ottenere 4 basi uguali. Alternare crema pasticcera (con l'aggiunta di un po' di panna montata) alle varie sfoglie concludendo con una sfoglia capovolta così la superficie della torta sarà bella liscia. Riempire e pareggiare i bordi con altra crema pasticcera e applicare i ritagli sbriciolati. Spolverizzare di zucchero a velo e buon appetito. Cosa molto importante, la mille foglie per gustarla al meglio va mangiata lo stesso giorno in cui si fa, così non risulterà "gnicca" o "fiappa" ma bella croccante. Infatti la sera a casa nostra era già bella che finita.

Sabato pomeriggio poi, mi sono dedicata ai bomboloni, dove casa mia è diventata meta di pellegrinaggio.



Per la ricetta ... ve la scrivo la prossima volta.
Finito di preparare i bomboloni ho preparato la mia torta di compleanno. 



TORTA ROCHER

Come di consueto ho preso la ricetta dal mio blog preferito: Menta e cioccolato. L'ho vista circa un mesetto fa e ho detto a Morena (titolare del blog) che sarebbe stata sicuramente la torta del mio compleanno. L'ho fatta pari pari al link di rimando apportando solo un paio di modifiche: non ho messo il burro nella genoise al cioccolato e ho usato i wafer alla nocciola. Se volete cimentarvi vi rimando al blog sopra eventualmente sono a disposizione per chiarimenti.

Insomma sabato mi sono sbizzarrita e devo dire che sono molto soddisfatta dei risultati.

Tornando un attimo all'argomento Sanremo, per me la vicitrice morale del festival è Arisa, ma anche Noemi ... Emma secondo me è una zoticona che si ritrova una voce potente e niente più. A riprova il fatto che non sapesse  il nome degli autori del suo pezzo.

Bene vi lascio con un appunto: presto ci ritroveremo nella cucina dell'oratorio di Casaloldo.






venerdì 17 febbraio 2012

W i regali !!!

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Ieri mattina, apro la porta di casa e trovo un bel pacchettone giallo nel giardino, e oltre ad avere stramaledetto il postino per la cura prestata nel consegnare la posta, ho capito subito che la mia cara amica Tania ci aveva messo lo zampino. Infatti quel pacchettone conteneva quel bellissimo e profumatisso orologio all'ultimo grido che vedete al mio polso (più cinturino di ricambio azzurro). Per chi non l'avesse ancora capito, domenica compirò gli anni (mio marito sabato) e questo è il primo e credo l'unico regalo che ho ricevuto/erò. Tania è sempre puntuale con regali azzeccati e di moda ... oltre a non scordarsi mai di me. Grazie mille mia cara, ovviamente Zoe ed Elettra, le mie figlie, mi stanno invidiando a manetta.
Come da due giorni a questa parte voglio commentare la serata di Sanremo di ieri.
Sarò breve, devo andare dal pediatra, devo fare due o tre torte di compleanno, devo piegare i panni e voglio cazzeggiare un po'. 
E' stata una serata memorabile, per gli amanti della musica c'è stato da sbizzarrirsi con brani eseguiti in modo eccellente e duetti improbabili, ma il bello sta anche in queste cose mal assortite. Vorrei citare alcuni pezzi, ma prioprio nel ricordare i nomi stranieri sono negata (ma anche con quelli italiani me la cavo bene a scordarmeli appena mi sono stati detti). Consiglio comunque una ricerca su testate giornalistiche e you tube dove le clip sono infinite. Voglio citare Loredana Bertè nel ricordare sua sorella, ecco, un bel momento. 
Gianno Morandi, io gli farei un monumento, quando ha iniziato la serata cantando mi è quasi scesa la lacrimuccia. Possiamo dire tutto, ma quando canta sotterra in un secondo, due o trecento cantanti emergenti degli ultimi anni.
Vedremo i duetti di stasera che si preannunciano molto interessanti. Qualcuno si unisce con me sul divano???
Domani pomeriggio BOMBOLONI per tutti.



giovedì 16 febbraio 2012

Filoni di Sanremo

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I filoni di Sanremo sono chiamati così perchè sono una cena veloce, diversa e da gustare senza apparecchiare ... c'è da guardare Sanremo, non mi devo perdere via in faccende domestiche e culinarie.
Prima della ricetta, anche se viste le foto non ce ne sarebbe bisogno, faccio il mio consueto commento alla seconda serata di Sanremo, mentre in forno cuoce una torta alla liquirizia destinata ai colleghi di Angelo, giusto per festeggiare già da domani il suo compleanno.
Serata sobria, all'insegna di farfalline al vento, giovani deludenti, comici non comici e supergnocche sul palco.
Spendo subito due parole per le vallette. Nonostante lo scandalo farfallina al vento di Belen, io sono molto serena, per niente sono stata turbata, questo vedo non vedo, ce l'ha o non ce l'ha la mutanda mi ha molto divertita, beata lei che se lo può permettere,  ha fatto bene, sono anche invidiosa in senso buono, ma se non mostra lei le sue grazie che ha 20 anni chi lo fa ... ecc. ecc. Sono dalla sua parte, discuto solo i suoi dubbi gusti sui vestiti, non mi piacciono, ma chissenefrega, potessi esserci io al suo posto. Difendo anche la Canalis da non so cosa, anche se è ingessata come un palo, beata lei. Al contrario questa Ivanca dal Kazakistan (?) proprio la digerisco poco. Non voglio soffermarmi e smontarla, anche se anche lei in fatto di bellezza ha un suo perchè. Facendo una sintesi di tutto ciò, questi vestiti con spacco vertiginoso sono proprio belli.
I cantanti ierisera hanno fatto la loro figura, ho avuto modo di apprezzarli meglio al secondo ascolto, confermo le capacità di Arisa, Noemi e Renga. Uno di sti tre qualcosa vincerà. Mi sa che la critica se la becca Noemi. In questi ultimi anni ci becco poco con i vincitori, ma ci becco parecchio con le vendite. Infatti i Marlene Kuntz venderanno a manetta.
Mi spiace per la Bertè esclusa, mi faceva simpatia. Come ho scritto su fb godo al pensiero di Carone escluso, ma questa gioia svanirà domani sera in quanto verranno ripescati fino a sabato dove verrò sopraffatta dallo strazio per la sua vittoria.
I giovani sono senza commenti, non posso credere che quelli rappresentino i giovani d'oggi. Chiudo qui altrimenti la tiro lunga fino alla quaresima.
I comici non mi hanno fatto ridere per niente, ma apprezzo che non abbiano detto parolacce e che comunque sia un'idea nuova, bisogna un po' lavorarci.
Una serata un po' sottotono, ma giusta per gli amanti della musica. Ho seguto il tutto in chat fb attraverso il sito di TV blog, dove i commenti con altri appassionati mi hanno decisamente fatto sorridere e tenuto compagnia. Certo chiunque sia passato per lo schermo è stato demolito.

Passo ai filoni, esageratamente buoni, unti e giusto un po' pesanti, ma di facile presa sugli astanti. Pensavo di rifarli in dimensione ridotta per qualche compleanno delle mie figlie, i bambini crescono e i loro stomaci in modo esponenziale.

4 filoni precotti (da Peroni basta chiedere quelli che tengono in freezer da cuocere)
13 fette sottili di pancetta fresca
rami di rosmarino
spezie a piacere (io ho messo sale aromatico e aglio in polvere)
spago da cucina
emulsione di acqua e olio per spennellare.

Condire la pancetta con aromi a piacere, tagliare i filoni in senso orizzontale e imbottire ognuno con 3 fette di pancetta. Richiudere, posizionare su ogni lato un rametto di rosmarino e legare il filone con lo spago come se fosse un insaccato o un arrosto.
Posizionare i filoni sulla placca del forno e infornare a 180° per una mezz'oretta avendo l'accortezza di spennellare ognitanto la superficie, giusto per non far seccare e giusto per appesantirli ulteriormente di unto (non si sa mai).
A noi sono piaciuti tantissimo, avevate dubbi?



mercoledì 15 febbraio 2012

Sanremo: prima puntata

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Chi mi conosce bene, sa della mia passione per Sanremo. Ma perchè una come me anticonformista e sempre avanti con le idee piace questa manifestazione vecchia, di vecchio stile e lunga? Semplice, sono appassionatissima di musica, specialmente italiana ... chi non si ricorda della mia mezza voce intonata, del mio sogno da piccola di fare la cantante da grande ... e cosa che in pochi sanno, passo diverso tempo a parlare di musica con Angelo, faccio sentire e vedere vecchi filmati a Elettra (quando ha sentito R. Carrà si è esaltata e non poco), e cerco di catechizzare Zoe a questa arte con poco successo ma con grandi risultati al pianoforte.
Ciò detto, ierisera è iniziato il festival e posso dire che è stato un gran disastro, ma con alcune cose da salvare, la prima Rocco Papaleo.Ma non è stato male vedere tutto sto casino, però. Premetto inoltre che io non amo gli stranieri, gli ospiti stranieri e tutto ciò che non è italiano, infatti sono arrivati i rinforzi di casa nostra per salvare il salvabile.
Ma partiamo dall'inizio e non mancherò di commenti inutili e insignificanti.
Luca e Paolo, bravi ma troppo lunghi. Negli anni ho imparato che le cose che ti piacciono devono finire quando hai ancora voglia di farle o vederle, così ti rimane un buon ricordo e la cosa in sè rimane un successo. Ecco questi per un po' mi sono piaciuti, poi avevo voglia di vedere G. Morandi. Trovo comunque Morandi molto generoso, perchè per il secondo anno ha fatto iniziare il festival ad altri e non a lui che è il protagonista, Pippo Baudo col cazzo che l'avrebbe fatto. Sigla iniziale, noiosa e lunga. Scenografia, tutta decentrata e non si vedono bene le persone scendere dalle scale. Ma ci farò l'occhio.
Ma veniamo ai cantanti. Mentre guardavo la tv, ovviamene ero su fb con alcuni gruppi di ascolto e ho capito che la mia percezione di acustica o sonoro da casa era condivisa con tutta italia, si sentiva malissimo, la musica sopra la voce. Ma anche quando guardavo xfactor era la stessa cosa, non capisco a sto punto se sono degli idioti i tecnici audio a non capire sta cosa o se è una cosa voluta per non percepire le imperfezioni dei cantanti. Boh.
Docenera, vestita malissimo e finalmente ha avuto la bella idea di non esaltare il colore delle sue labbra con la bocca che si ritrova, ha cantato un po' sottotono e si lei è bravissima, ma la canzone a differenza delle ultime che ha fatto non è un granchè.
Poi Bersani, anche lui mica si capiva cosa cantasse, comunque la solita canzone impegnata, niente di che e tutte uguali.
Noemi, glielo vogliamo dire che il fucsia non si fa con il colore dei suoi capelli? Canzone con testo monoparola, ma lei decisamente brava a cantare.
Renga, ecco, lui a cantare è veramente bravo a farlo, infatti sembrava di ascoltare un cd per la perfezione e la linearità. E' uno di quei cantanti che ne fa una bella una brutta ma la sua preparazione non si mette in discussione. Ha dismesso la camicia finalmente a favore di una maglietta sobria con pasmina. 
Chiara Civello mi piacerebbe sapere chi l'ha scelta, sembra una cantante da balera con pezzo da balera, mi incuriosisce la sua performance con Francesca Michelin di venerdì, ma non so se quest'ultima riuscirà a fare resuscitare sto pezzo banale e piatto. Peccato.
Irene formaciari, ha un pezzo bellissimo, ma il problema è la cantante. Insomma non doveva cantarla lei. Ci ricordiamo tutti di un suo pezzo passato all'annonimato ma ricantato dal papà è stato un successo.
Emma, l'urlatrice, ma una canzone un po' più sulle sue corde? A me sta qua mi sta antipatica, sarà il suo fare di già arrivata. Quando penso ai cantanti da 30 anni sulla cresta dell'onda e per niente montati, sta qua un bel discorsino glielo farei.
Marlene Kuntz, volevo riprendermi dopo Celentano, ma non c'è stato niente da fare. Afono.
Finardi, ha cantato?
Arisa è proprio una gran interprete. Brava, brava, brava, ha una voce bellissima, questo non può metterlo in discussione nessuno. La canzone forse...da riascoltare. Con Renga i più bravi a cantare.
Mattia Bazar, ecco a me è piaciuta tantissimo la melodia. La cantante poi aveva un bellissmo trucco, il fucsia del vestito... forse va di moda.
Nina Zilli, anche questa è molto brava a cantare, la canzone è da riascoltare.
Dalla e figlio. Voglio stendere un velo pietoso su sto ragazzo che ha cantato una canzone da vecchio con vestito da vecchio e con un problema odontoiatrico. Immagino che abbiano già vinto il premio della crita, certo, basta mettere Dalla, la parola cantautore e il gioco è fatto. Io non concordo, farà la fine di Vecchioni che ha vinto ma nessuno la ricorda. Mi sembra un film già visto.
Bertè e D'alessio, ho visto l'esibizione, ma non vi so dire com'è la canzone perchè sono rimasta colpita dalla parrucca della Bertè e tutto ciò che è la Bertè.
Ma veniamo a Celentano, dove non voglio dilungarmi come lui. E' stata una cosa oscena, mi sta bene se vuole dire quel che vuol dire, ma che ci metta 10 minuti in tutto, si prepari bene, non faccia siparietti e se ne vada fuori dalle palle alla svelta. E' stata una cosa vergognosa, maleducata verso i concorrenti e verso noi che lo guardiamo. Io lascio libertà di parola, quello che ha detto, ci può stare ma come ho detto all'inizio gli interventi devono essere brevi.
Infatti Papaleo per me è stato uno spasso, fraternizzava con i concorrenti (alla Fornaciari ha detto che gli faceva simpatia), poi la sua entrata è stata geniale, soprattutto quando ha detto che se veniva lo scorso anno si sarebbe presentato in vestaglia e chicca finale: C'E' UN CAPO DI GIRASOLI AD AREZZO, C'E' UN CAMPO DI PARACULI A CORTINA D'AMPEZZO.
Ecco, abbiamo già capito che il festival è lui. Mi piacciono la Canalis e Belen che sono complici e affiatate, spero quasi che ritornino stasera. Mi piace quando Morandi non si prende sul serio. E mi piace che ierisera sia stata annullata la votazione. In tutta quella confusione, un altro inghippo come questo ci voleva e poi meglio così, chissà cosa se ne sarebbe detto oggi di una votazione fasulla.
Concludendo, non ho capito quale canzone mi sia piaciuta di più, ho capito chi vincerà, ho capito che Celentano è decisamente alla frutta e ho capito che Morandi il prossimo anno non ci sarà.




sabato 11 febbraio 2012

Grissini al cioccolato

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Da un paio d'anni a questa parte o forse da quando il mio stomacone è stato trasformato in uno stomachino, ... adoro il cioccolato fondente. La mattina insieme ad una quintalata di cereali e latte, per merenda, insieme ad un'altra quintalata di cereali e latte ...
Oggi per la seconda volta ho fatto questi grissini. Presi dal sito di Anice & Cannella (bravissima negli impasti lievitati, in particolare le sfogliature), sono grissini normali con l'aggiunta di gocce di cioccolato.


Il problema dei grissini fatti in casa è la cottura. Non essendo regolari, vengono sempre un po' sbruciacchiati oppure un po' teneri. Ma non è un problema grave, mica li devo o li dobbiamo vendere. Si potrebbero coprire dopo 5 minuti di cottura, ma chi me lo fa fare di utilizzare un quintale e mezzo di alluminio solo per farli venire bianchi e croccanti e poi, a casa mia non durano parecchio, sono una continua tentazione. Vi scrivo la ricetta, veramente semplicissima e non ha bisogno di un gran tempo di lievitazione.

500 g di farina manitoba
230 g acqua
1 cucchiaio di miele
20 g di strutto
17/18 g lievito di birra
13 g sale
150 g di gocce di cioccolato fondente

Per prima cosa, per evitare che durante la lavorazione dell'impasto il cioccolato si sciolga, mettete in freezer le gocce di cioccolato. Accortezza personale visto che la prima volta mi sono ritrovata con l'impasto bianco variegato marrone. Quindi questa è un'operazione da fare almeno un'ora prima oppure tenetele direttamente nel congelatore che male non fa.
Ho impastato insieme tutti gli ingredienti, tranne il cioccolato, nell'impastatrice. Dopo una decina di minuti ho ottenuto un impasto piuttosto sodo, a quel punto ho aggiunto le gocce di cioccolato. Ho azionato nuovamente l'impastatrice fino ad amalgamare bene tutte le gocce. Non bisogna continuare ad impastare, rischio cioccolato fuso. Ho dato all'impasto la forma di un filone e l'ho messo a lievitare un'oretta. Ripreso l'impasto ho tagliato con la spatola delle fettine di mezzo cm circa, che ho tirato con le mani fino a formare dei grissini. Li ho messi nella placca da forno (con i lievitate potete tranquillamente omettere la carta da forno), ho aspettato un'altra mezz'oretta e ho infornato a 200° per 15 minuti circa. State all'occhio con la cottura. Con il mio forno gigante ne sono uscite due placche piene bombate di grissini.


Dimenticavo: c'è una novità in arrivo !!!




venerdì 10 febbraio 2012

CHIFFON CAKE

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Devo dire che la CHIFFON CAKE mi dà sempre grandi soddisfazioni. Tutti quelli che la vedono e poi l'assaggiano, mi chiedono sempre come faccio a farla così alta e vogliono la ricetta. Quando poi rispondo loro che ci sono dentro 2 hg d'acqua, oltre alla meraviglia sono tutti contenti perchè pensano che sia una torta leggera e dietetica. Certo, ma oltre all'acqua ci sono tante uova e un bel po' di zucchero. Ma questo non lo dico subito, non voglio deludere le loro fantasie ... chi sono io per distruggere i loro sogni?
E' necessario però, avere l'apposito stampo da CHIFFON CAKE, quello che utilizzo io è questo:


Preciso, uguale e identico. Io l'ho acquistato qui BAKING FRENZY.
Certo, lo trovate anche in Italia, è della WILTON, ma con quello che spendete per comprarne uno ne acquistate più o meno 3 sul sito che vi ho segnalato nonostante sia in capo al mondo. La qualità è la stessa, infatti mi è capitato fra le mani il WILTON ed è fatto preciso identico. Per gli amanti di questo tipo di torte e se volete sorprendere gli astanti a cui è destinato il dolce, questo stampo è assolutamente da acquistare. Faccio senza dirvi che io lo tengo come l'oro.Bene, acquistato lo stampo, i trucchi sono 2: montare a neve fermissima gli albumi (freddi da frigo, se no non montano bene) e non imburrare la teglia. Infatti a cottura ultimata la torta va subito rovesciata a testa in giù fino a raffreddamento. Non imburrando la teglia, la torta non si stacca dallo stampo e con cade e se guardate bene ci sono tre beccucci che fuoriescono in alto appositamente per questa manovra. Con la mia ricetta però, la torta va oltre i beccucci così appoggio il centro rovesciato su di una tazzina rialzata. Ma passiamo alla ricetta.


• 150 g farina 00 
• 150 g di fecola
• 280g di zucchero meglio se ZEFFIRO
• 130 g olio di semi
• 200 g di acqua
• 6 uova fredde
• 1 bustina lievito per dolci
• 1 bustina da 8 g di cremor tartaro
• vanillina

Iniziare con il montare a neve fermissima gli albumi, freddi da frigo, con la bustina di cremor tartaro. Operazione che richiederà un po' di tempo. Nel frattempo, in una terrina, setacciare insieme la farina, la fecola, il lievito, la vanillina e lo zucchero mescolando bene. In un'altra ciotola amalgamare l'acqua con l'olio. Unire il contenuto delle due terrine e mescolare bene. Aggiungere i 6 tuorli e amalgamare bene. A questo punto incorporare gli albumi a neve al composto precedente con un movimento dal basso verso l'alto, mi raccomando con calma e senza fretta.  Versare il composto nell’apposito stampo per chiffon, non imburrato o unto, e infornare a 160°statico per un’ora e 15 minuti.  Appena sfornato capovolgere lo stampo fino al completo raffreddamento della torta (e pregate che sia cotta bene altrimenti vi cade giù).